VALENTINE

GRAN BRETAGNA (1939)

 

DESCRIZIONE TECNICA

La società britannica Vickers mise a progetto il giorno di San Valentino il carro denominato Cruiser Tank Mk I (A9), decidendo di battezzare il futuro carro “Valentine”. Dotato di sospensioni Slow Motion con carrelli a tre rulli, corona motrice posteriore e tre rulli reggicingolo, con la particolarità dei tamburi dei freni montati esternamente sulla ruota motrice, in modo da garantire un migliore raffreddamento, l’ armamento era un cannone da 40 mm installato in una torretta biposto. Il Valentine aveva in ogni caso beneficiato di un’ accurata progettazione che aveva consentito di contenere le dimensioni: l’ altezza in particolare, risultava assai ridotta. Inoltre il fatto di basarsi su componenti meccaniche in gran parte già sperimentate permise al Valentine di distinguersi sin dall’ inizio per affidabilità e robustezza. L’ incremento di peso derivato dalla maggiore corazzatura aveva invece sensibilmente ridotto le prestazioni, dal momento che il motore AEC del Valentine era lo stesso che era stato selezionato per il prototipo (A9), il cui peso era però inferiore alle tredici tonnellate, contro le quasi diciotto del nuovo carro. L’ altro grande problema evidenziato dal Valentine sin dalla sua prima versione fu quello della torretta, il cui volume interno consentiva di ospitare solo due uomini. E fu proprio la necessità di ovviare a questa limitazione a innescare la maggior parte delle evoluzioni del Valentine.

 

LE VERSIONI

Dopo il Valentine I, mosso da un propulsore AEC a benzina, venne prodotto il Valentine II, con motore a gasolio. Sul Valentine III fu introdotta una torretta modificata nella parte anteriore che consentiva di aumentare il volume interno, in modo da ospitare un terzo uomo. Il Valentine IV e V avevano la torretta a tre uomini ma montavano un nuovo motore GMC a gasolio. Nel 1942, per migliorare le capacità belliche del carro, fu installato il nuovo pezzo da sei libbre (57 mm), utilizzando la torretta introdotta sul Valentine III: il nuovo cannone, di dimensioni maggiori rispetto al pezzo da 40 mm, impose di rinunciare al terzo uomo e alla mitragliatrice coassiale. Il primo Valentine a disporre del cannone da 57 mm fu il Mk VIIl, il modello finale fu il Valentine XI, con un nuovo cannone da 75 mm. I Valentine VI e VII indicavano invece versioni prodotte in Canada, tutte armate con il cannone da 40 mm. Oltre alle varie versioni come carro armato, il Valentine fu utilizzato anche per realizzare un gran numero di mezzi specializzati. Tra questi, i due più importanti furono il semovente d’ artiglieria Bishop e il cacciacarri Archer. Altri mezzi derivati dal Valentine furono il carro comando OP/Command con apparati radio supplementari e falsa bocca da fuoco, il Valentine Bridgelayer (gettaponte), il Valentine DD (Duplex Drive, anfibio) e CDL (con proiettore blindato installato al posto del cannone). Molti altri mezzi speciali furono derivati dal Valentine, ma non superarono lo stadio di prototipo.

 

L’ IMPIEGO OPERATIVO

Il Valentine fu impiegato soprattutto in Africa settentrionale, nelle battaglie contro i corazzati dell’ Asse: nell’ impiego bellico il carro della Vickers confermò tutti i suoi pregi ma anche le sue limitazioni. La meccanica si rivelò un punto forte, soprattutto per via della notevole affidabilità per contro, la velocità risultò troppo bassa appena 12,5 km/h in terreno vario. Anche l’ armamento palesò ben presto la propria inadeguatezza le limitate dimensioni della torretta resero difficile e scomoda l’ Installazione di pezzi più potenti rispetto al due libbre originale. Un altro limite fu la mancanza di mitragliatrice di scafo, che si traduceva in un aumento della vulnerabilità del Valentine nei confronti dei cacciatori di carro. Pur con tutti i suoi difetti però, il Valentine non tradì le attese del suoi equipaggi e sino all’ arrivo di materiali più moderni, seppe tenere il campo in maniera decorosa. In Unione Sovietica, dove vennero esportati quasi tutti i Valentine canadesi, il giudizio su questo carro fu invece del tutto negativo, soprattutto a causa dell’ armamento, decisamente inferiore rispetto a quello dei carri medi e pesanti sovietici.

 

VALENTINE SCHEDA TECNICA

Dimensioni Lunghezza 5.41 m
Larghezza  2.63 m
Altezza       2.27 m
Peso Totale 18 tons
Equipaggio 4
Propulsione Motore a gasolio GMC da 138 cv. 
Velocità  24 Km/h  
Autonomia in strada   145 Km
Armamento Cannone da 40 mm 
Mitragliatrice coassiale al cannone Besa da 7,92 mm
Corazza Anteriore     60 mm
Laterale      60 mm
Retro          10 mm
Produzione 6855 in tutte le versioni

 


 

Carro armato Valentine Mk.II, 40° RTR, Medio Oriente, febbraio 1940.


 

Carro armato Valentine Mk.III, Operation Husky, Sicilia, luglio 1943.


 

Carro armato Valentine IX delle Guardie rosse, operazione Bagration, giugno 1944.


 

FOTO GALLERY

 


 

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