SK-105

AUSTRIA (1967)

 

ORIGINE

Non potendo opporsi alla massa di mezzi corazzati che il Patto di Varsavia avrebbe usato in caso di attacco, l’ esercito austriaco contava di rallentare il potente avversario e di ritirarsi sulla catena delle Alpi, un terreno più favorevole dal quale condurre una difesa semi-statica. Una delle armi più adatte per questa tattica era costituita da un carro leggero, capace di muoversi sulle strette strade di montagna e di combattere in posizioni defilate per distruggere da lunga distanza i carri nemici grazie a un cannone sufficientemente potente. Nel 1965 la società Saurer Werke iniziò a progettare un veicolo classificato come carro leggero, ma in realtà assimilabile a un cacciacarri: l’ SK-105, presto soprannominato Kurassier (corazziere).

 

DESCRIZIONE

II primo prototipo fu consegnato nel 1967: la torretta oscillante era derivata dalla FL-12 costruita in Francia dalla Fives-Bail Babcock e montata sui carri AMX-13. Armato con un cannone G1 105 mm, in grado di penetrare fino a 360 mm di armatura ed equipaggiato con un sistema di caricamento automatico basato su due tamburi da sei colpi ciascuno. La torretta venne assemblata in Austria con la sigla JT-1 dalla società Voest-Alpine, l’ armamento secondario comprendeva due LMG da 7,62 mm, una coassiale e una opzionale sul tetto. Il capocarro posto sulla sinistra, disponeva di sette iposcopi, di un sistema di vista periscopica e di uno di visione notturna all’ infrarosso attivo; quest’ ultimo apparato funzionava per mezzo di un proiettore a IR/luce bianca da 950 W montato sul tetto della torretta, sopra il telemetro laser. Il puntatore a destra, aveva due iposcopi e un visore diurno; oltre ai 12 proiettili di pronto impiego, il Kurassier ne trasportava altri 32. Lo scafo dell’ SK-105 era realizzato in acciaio RHA saldato, con lo scompartimento del conducente nella parte anteriore, lo scompartimento di combattimento e la torretta al centro e il vano motore nella parte posteriore. La protezione era leggera: poteva resistere a proiettili perforanti fino a 20 mm sul suo arco frontale, ma i lati, la parte posteriore e le altre parti erano protetti solo dal fuoco delle armi leggere. Un’ armatura aggiuntiva è stata resa disponibile come opzione (anche per l’ esportazione); ciò ha fornito protezione contro i colpi APDS fino a 35 mm di calibro. Il treno di rotolamento era composto su ogni lato da una ruota motrice posteriore e una di rinvio anteriore, cinque rulli portanti e tre reggicingolo, le sospensioni utilizzavano barre di torsione, la meccanica era in buona parte derivata da quella del veicolo da combattimento per la fanteria 4K 4FA. I 250 esemplari ordinati dall’ esercito austriaco entrarono in servizio a partire dal 1972 nei battaglioni controcarri delle brigate meccanizzate. Dal 1985 una modifica permise al cannone di utilizzare anche i proiettili francesi iperveloci OFL 105 G1 della GIAT Industries, con un notevole miglioramento della potenza di fuoco.

 

CACCIACARRI O CARRO LEGGERO

La modesta corazzatura non permetteva al Kurassier di affrontare un carro armato se non da posizione nascosta; tuttavia il suo cannone era capace di perforare 360 mm di spessore in acciaio, un ottimo risultato. Questo spiega il successo ottenuto dall’ SK-I05 nel campo dell’ esportazione verso paesi che non erano sottoposti a minacce simili a quelle presenti nell’ Europa centrale. l paesi del nord Africa furono tra i primi clienti: il Marocco ordinò un totale di 105 Kurassier, suddivisi in due lotti, e la Tunisia 54; nell’ America latina e centrale l’ Argentina diventò il principale utilizzarore dell’ SK-105 austriaco, con 106 Kurassier, mentre la Bolivia ne ricevette 36 e il Brasile nel 2OOl, 18 nella versione A2 per la sua fanteria di marina. Questo nuovo modello possiede un cannone stabilizzato ed equipaggiato con sistema digitale di direzione del tiro e una torretta meglio protetta. È stata sviluppata anche una versione A3, armata con il cannone americano M 68 da 105 mm. Tuttavia sono stati fatti compromessi per il design che rispecchiano quelli del AMX-13: nella torretta non ce alcuna protezione NBC che potesse essere implementata per proteggere l’ equipaggio. La parte posteriore è una riconosciuta come potenziale trappola, inoltre dopo che i proiettili interni erano stati usati, il processo di ricarica veniva effettuato esternamente (fino alla versione A2), esponendo così l’ equipaggio al fuoco nemico. Il cannone principale non era stabilizzato (fino alla versione A3), il che significa che il veicolo doveva fermarsi prima di sparare con precisione.

 

SK-105 SCHEDA TECNICA

Dimensioni Lunghezza 7.73 m
Larghezza  2.50 m
Altezza       2.52 m
Peso Totale 18 tons
Equipaggio 3
Propulsione Steyr 7FA, turbodiesel a 6 cilindri raffreddato a liquido da 320 CV.
Velocità 65 Km/h   
Autonomia in strada   520 Km
Armamento Cannone da 105 mm
Mitragliatrice coassiale al cannone da 7,62 mm
Corazza Anteriore     20 mm
Laterale       14 mm
Retro           12 mm
Produzione 700

 


 

Carro armato austriaco SK-105A2, 1980.


 


Carro armato argentino SK-105A2 durante operazione di pace nell’ ex-Jugoslavia.


 


Carro armato austriaco SK-105A3, con FCS migliorata e un cannone L7 da 105 mm completamente stabilizzato.


 

FOTO GALLERY

 

 


 

VIDEO


This entry was posted in Austria.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.