STUART

STATI UNITI (1940)

 

IL LIGHT TANK M3

Il nuovo carro ricevette la sigla M3 e fu ufficialmente approvato nel luglio 1940, entrando subito in produzione. La configurazione non presentava novità rispetto ai modelli precedenti, ma l’ impiego di componenti provenienti dall’ industria automobilistica statunitense garantì prestazioni e affidabilità sconosciute a qualsiasi mezzo di altri paesi. Il peso fu mantenuto basso, ma lo spessore delle corazzature permetteva di resistere a proiettili perforanti di piccolo calibro e a grosse schegge; l’ assemblaggio delle piastre di ridotte dimensioni, unite con rivetti e bulloni, avveniva in enormi stabilimenti appositamente realizzati, dai quali uscivano senza sosta decine di esemplari al giorno. I motori montati erano di due tipi, un radiale a benzina di derivazione aeronautica e uno a gasolio, ma gli esemplari di M3 equipaggiati con quest’ uItimo motore furono usati negli Stati Uniti solo per compiti addestrativi; la trasmissione era manuale, molto robusta e facile da utilizzare: le operazioni di manutenzione erano semplificate, in modo da essere adatte a personale in corso di istruzione. La torretta era di dimensioni ridotte, ma all’ interno i pochi comandi e visori presenti risultavano di facile impiego. Una cupola permetteva una migliore osservazione da parte del capocarro che dalla sua posizione sulla sinistra, doveva fungere anche da servente per il cannone da 37 mm. Questo possedeva un’ alta cadenza di tiro e una buona precisione, ma il calibro ridotto e il mediocre munizionamento ne limitavano fortemente l’ efficacia. L’ armamento secondario comprendeva ben cinque mitragliatrici Browning calibro 30 (7,62 mm), poste due in torretta (una coassiale e l’ altra contraerea) e tre nello scafo (una mobile e due fisse sui lati). Il treno di rotolamento comprendeva su ogni lato la corona motrice anteriore, quella di rinvio posteriore in posizione bassa, quattro rulli inseriti in due carrelli e tre reggicingolo.

 

LE NUOVE VERSIONI

Le esercitazioni condotte nei deserti nordamericani convinsero ad apportare numerose modifiche al carro. La Gran Bretagna aveva richiesto con urgenza agli Stati Uniti la fornitura di grandi quantità di mezzi corazzati per poter contrastare le offensive italo-tedesche in Africa settentrionale pertanto, dal luglio del 1941 iniziarono a sbarcare in Egitto grandi quantità di M3, presto soprannominati dagli inglesi Stuart (secondo la prassi di usare nomi di famosi generaIi americani) e anche Honey (miele, termine affettuoso che si riferiva alla docilità di guida del carro americano). Sui terreni africani gli M3, ricevettero parasabbia, nuovi filtri, contenitori per stivare rifornimenti, lanciafumogeni, bussole e altri strumenti di orientamento. Agli inizi del 1941 le fabbriche statunitensi avevano adottato una torretta di costruzione saldata e un girostabilizzatore per l’ uso del cannone in movimento, eliminando le due mitragliatrici fisse laterali e la cupola; il capocarro sedeva adesso a destra del cannone e la torretta aveva due portelli superiori. Nell’ agosto 1941 apparve l’ M3A1 che beneficiava di tutte queste modifiche e di altre minori e nell’ aprile dell’ anno seguente, l’ M3A3, caratterizzato dallo scafo saldato e angolato. Nel luglio del 1942 iniziò la produzione dell’ M5, simile all’ M3A3 ma dotato di un doppio motore Cadillac raffreddato ad acqua e collegato a una trasmissione automatica. Da settembre iniziarono le consegne degli M5A1 che possedevano una torretta più ampia e numerosi miglioramenti interni; le uItime versioni risultarono ancora più affidabili delle prime, già apprezzate dagli equipaggi e solo l’ impossibilità di adottare un cannone più potente e corazzature più pesanti costrinse a relegare sempre più spesso gli Stuart a compiti secondari, sino a interrompere la produzione nel giugno 1944, anche se il carro continuò a essere impiegato al fronte: in totale furono prodotti 13.859 esemplari di M3 e 8884 di M5. Dopo il positivo battesimo del fuoco avuto con gli inglesi nel novembre 1941 durante l’ operazione Crusader, toccò agli americani sperimentare in combattimento gli M3, nel tentativo di contrastare l’ invasione giapponese delle Filippine agli inizi del 1942. Seguirono le campagne in Tunisia, in Sicilia, nell’ Italia peninsulare, in Francia e in Germania, nel corso delle quali gli M3 e gli M5 svolsero un prezioso lavoro, anche se la netta superiorità qualitativa delle armi e dei mezzi tedeschi portò nel 1944 a una graduale sostituzione con i carri medi Sherman o leggeri M24 Chaffee. Nel Pacifico piccoli reparti di M3 ed M5 operarono durante gli sbarchi e nelle azioni all’ interno delle isole e in Birmania e Cina, dimostrandosi affidabili ed efficaci.

 

L’ UTILIZZO PRESSO ALTRI ESERCITI

Nel corso del conflitto mondiale gli Stuart furono consegnati a Gran Bretagna e altri paesi del Commonwealth, Cina, Unione Sovietica, Francia, Iugoslavia e Polonia. L’ Unione Sovietica ne ricevette oltre 1500 nel 1941 e nel 1942, utilizzandoli con soddisfazione al fronte. La Germania impiegò alcuni esemplari catturati in Africa settentrionale o sul fronte orientale. La carriera degli Stuart non terminò nel 1945. Carri di varie versioni andarono ad alcuni eserciti occidentali, Italia compresa, e sudamericani. Alcuni esemplari modernizzati rimasero in servizio sino alla soglia degli anni novanta, dando cosi un’ ulteriore prova della robustezza di questo piccolo carro.

 

STUART SCHEDA TECNICA

Dimensioni Lunghezza 4.53 m
Larghezza  2.23 m
Altezza       2.52 m
Peso Totale 14 tons
Equipaggio 4
Propulsione Continental W970-9A, radiale raffreddato ad aria, a benzina, 7 cilindri.
Velocità  58 Km/h  
Autonomia in strada (fuoristrada)  110 Km (60 Km)
Armamento Cannone M6 da 37 mm 
Mitragliatrice coassiale al cannone da 7,62 mm
Mitragliatrice sullo scafo anteriore da 7,62 mm
Corazza Anteriore     50 mm
Laterale      38 mm
Retro          38 mm
Produzione 8884 

 


Carro armato britannico Stuart Mk.II (M3 con motore diesel), VIII armata, Gazala, maggio 1942.


 

 

Carro armato Stuart M3, 3° USMC Battaglione Carri, Bougainville, Pacifico, novembre 1943. Gli stessi carri armati erano anche impegnati a Guadalcanal.


 

Carro armato Stuart M3A1 in livrea invernale, settore di Leningrado, all’ inizio del 1943.


 

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