IKV 91

SVEZIA (1975)

DESCRIZIONE

L’ lKV 91, pur essendo concepito come cacciacarri, aveva le caratteristiche di un carro armato convenzionale con il muso inclinato e la torretta anteriore: lo scafo in acciaio saldato assicurava la protezione nella parte frontale contro i proiettili perforanti da 20 mm, mentre sui lati era prevista una corazzatura spaziata, con la parte più spessa all’ interno, in modo da rinforzare la resistenza ai colpi a carica cava ed esplosivi. I’ abitacolo era di serie, con il guidatore sul lato sinistro dello scafo, con il portello di apertura a sinistra, e tre blocchi di visione (uno centrale IR opzionale), mentre il resto dell’ equipaggio si trovava all’ interno della torretta al centro. L’ artigliere era situato sul lato destro, con il comandante dietro e l’ addetto alle munizioni sul lato sinistro, l’ addetto alle munizioni aveva una porta di espulsione della cartuccia nella parte posteriore della torretta. La mobilità dell IKV 91 è data da un potente motore modello Volvo Penta TD 120 A, un motore diesel a sei cilindri in linea con turbocompressore a 4 fasi con un volume del cilindro di 11,97 litri, che sviluppa 330 CV. Le capacità di mobilità fuoristrada sono eccellenti grazie a una pressione al suolo relativamente bassa, mentre il carro è stato reso completamente anfibio.

PRECISIONE DI TIRO

L’ armamento principale era costituito da un cannone Bofors da 90 mm a bassa pressione, lungo 64 calibri, in grado di sparare il proiettile HEAT-T a carica cava con una velocità iniziale di 825 m/s e una portata pratica di 2000 metri. L’ IKV 91 era equipaggiato con un sistema di condotta del tiro basato su un calcolatore e un telemetro laser, estremamente preciso, che richiedeva solo otto secondi per completare l’ intera sequenza di ingaggio bersaglio. Oltre al cannone erano presenti una mitragliatrice coassiale Ksp M/39 da 7,62 mm e un’ arma antiaerea dello stesso tipo, sui due lati della torretta si trovavano sei mortai lanciafumogeni e illuminanti Lyran. Con un equipaggio ben addestrato, il tasso medio di fuoco era di 8 colpi al minuto; l’ artigliere era provvisto di un telemetro laser con visione notturna, e un sistema di controllo del fuoco computerizzato per migliorare la capacità di primo impatto.

PROGETTATO PER IL GRANDE NORD

Il peso limitato permetteva all’ IKV 91 un’ ottima mobilità, con un rapporto peso/potenza superiore a 20 CV/tonnellata. La pressione bassa sul terreno era una caratteristica particolarmente importante sulla neve: il mezzo doveva essere utilizzato dalle compagnie anticarro delle brigate di fanteria schierate nella parte centrale della Svezia e della “Norrlandbrigade”, destinata a fronteggiare le minacce nel nord del paese. A tale scopo il motore turbodiesel Volvo-Penta TD 120 A era equipaggiato con un sistema di preriscaldamento dell’ aria e di dispositivi per permettere l’ avviamento sino a -35°C. L’ IKV 91 era totalmente anfibio, con la propulsione in acqua assicurata dal movimento dei cingoli. La durata della produzione fu piuttosto breve per un veicolo blindato, solo tre anni (fino al 1978); i 212 fabbricati furono dati organicamente alle brigate di fanteria, che avevano una compagnia di 12 veicoli ciascuno, per essere impiegati come veicoli da ricognizione. Dopo lunghi anni di servizio, l’ IKV 91 è stato ritirato gradualmente alla fine degli anni ’90 all’inizio degli anni 2000.

IKV 91 SCHEDA TECNICA

Dimensioni	Lunghezza 6.41 m Larghezza 3.00 m Altezza 2.32 m
Peso Totale	16 tons
Equipaggio	4
Propulsione	Volvo-Penta diesel 6 cilindri, da 330 CV
Velocità	65 Km/h
Autonomia in strada	500 Km
Armamento	Cannone da 90 mm Mitragliatrice coassiale al cannone da 7,62 mm Mitragliatrice antiaerea da 7,62 mm
Corazza	Acciaio saldato
Produzione	212