SHERIDAN M551

STATI UNITI (1965)

 

DESCRIZIONE TECNICA

Configurazione generale classica con posto di pilotaggio anteriore, torretta centrale e vano motore posteriore. Lo scafo era realizzato in alluminio e garantiva protezione solo nei confronti delle armi leggere e delle schegge di artiglieria; il pilota era posto al centro e aveva a disposizione oltre ai normali iposcopi, un periscopio M48 a infrarossi per la visione notturna. Il treno di rotolamento, di tipo convenzionale comprendeva cinque rulli portanti per lato, collegati a barre di torsione, con corona motrice posteriore e ruota di rinvio anteriore. Il motore era un diesel Detroit 6V53T, con una potenza massima di 300 CV a 2800 rpm, accoppiato a una trasmissione Allison TG-250-2A con quattro rapporti avanti e due retro. A differenza dello scafo, la torretta era realizzata in acciaio e garantiva una migliore protezione balistica; all’ interno della torretta erano ospitati gli altri tre membri dell’ equipaggio: capocarro (a destra), puntatore (davanti al capocarro) e servente (a sinistra). Di questi, solo il capocarro disponeva di una cupola provvista di supporto per mitragliatrice Browning M2 HB cal. 12,7 mm. Gran parte dello spazio della torretta era occupato dalla grossa culatta del pezzo M-81 da 152 mm che costituiva l’ armamento principale dello Sheridan: si trattava di un’ arma inconsueta per un carro armato, nella quale si riponevano allora (siamo tra gli anni sessanta e settanta) molte speranze. La principale caratteristica del cannone è quella di poter impiegare sia normali proiettili sia missili controcarro Shillelagh: il missile era munito di quattro alette stabilizzatrici che si dispiegavano dopo l’ uscita dalla canna e aveva una testata bellica costituita da una carica cava di esplosivo ad alto potenziale. La versione iniziale MGM-51 aveva una portata massima di duemila metri, salita a tremila con la versione MGM-518. il cannone/lanciamissili fu installato non solo sullo Sheridan ma anche sull’ M-60A2 e sui prototipi del carro MBT-70, sviluppato congiuntamente da Stati Uniti e Germania e mai prodotto in serie. Il cannone da 152 mm costituisce indubbiamente un armamento poderoso per un carro della classe dello Sheridan, e proprio questa fu la causa del sostanziale insuccesso del mezzo. Innanzitutto, lo scarso volume interno disponibile consentiva di disporre di una riserva di soli venti colpi da 152 mm e otto missili Shillelagh; inoltre, quando il pezzo sparava con le munizioni convenzionali, il rinculo era a malapena assorbito dal carro, con gravi conseguenze sul piano dell’ affidabilità e della resistenza al logoramento. Più grave ancora, alcuni Sheridan rimasero vittime di gravi incidenti (esplosione della riserva munizioni), apparentemente causati dal difettoso sistema di eliminazione dei residui incandescenti del colpo da 152 mm (privo di bossolo di ottone) dalla camera di scoppio. Il problema fu risolto modificando il sistema di eliminazione dei residui; il nuovo dispositivo fu installato a partire dall’ esemplare di produzione n° 700 e poi adattato a tutti gli altri Sheridan; al di là di questi problemi però lo Sheridan, confermò anche alcune valide qualità come la buona mobilità e velocità (ben 70 km/h su strada). Le capacità anfibie e la possibilità di essere aviotrasportato rendono lo Sheridan un mezzo prezioso, soprattutto per quelle unità come i reparti aviotrasportati, che non potevano essere dotati di equipaggiamenti pesanti come i carri da battaglia delle unità corazzate. L’ armamento del carro era completato da una mitragliatrice coassiale da 7,62 mm, con una riserva di 2000 colpi e da otto lanciafumogeni sui lati della torretta.

 

IMPIEGO OPERATIVO

Inquadrato nei reparti di cavalleria corazzata, lo Sheridan prese parte alla guerra del Vietnam, dove gli equipaggi mostrarono di non gradire affatto le sue caratteristiche; a causa della natura dell’ avversario, la capacità di lanciare missili controcarro fu giudicata inutile e dagli Sheridan inviati in Vietnam furono smontati i dispositivi di guida dei missili. Nelle difficili operazioni nella penisola indocinese gli Sheridan si rivelarono particolarmente vulnerabili allo scoppio delle mine, in particolare per la scarsa resistenza del fondo dello scafo in alluminio. Per garantire una migliore protezione anche al capocarro, furono installati supporti scudati per la mitragliatrice sulla cupola; numerosi altri difetti emersero, come l’ eccessiva sensibilità dell’ impianto elettrico all’ umidità, con gravi ripercussioni anche in combattimento. L’ impiego dello Sheridan in Vietnam sì rivelò sostanzialmente negativo, ma il piccolo carro fu mantenuto in servizio e prese parte ad altre operazioni, come l’ intervento a Panama del 1989 (operazione “Just Cause”). Lo Sheridan fu rischierato in Arabia Saudita durante l’ operazione “Desert Shield” e numerosi esemplari prestano ancora servizio con l’ 82° divisione aerotrasportata dell’ esercito statunitense. Un impiego meno “nobile” dello Sheridan è stato il suo utilizzo a fini addestrativi per simulare mezzi sovietici; circa 330 Sheridan, denominati “Vis-Mod” (“Visually Modified”), sono stati modificati per assomigliare a semoventi antiaerei ZSU-23-4, semoventi di artiglieria 2Sl, trasporto truppe BMP-1.

 

VARIANTI E MODIFICHE

Progettato come mezzo altamente specializzato, non ha dato origine a varianti di rilievo; tuttavia i difetti riscontrati e le esigenze di modernizzazione hanno portato ad alcune modifiche. Oltre a quelle riguardanti il sistema di eliminazione dei residui della carica di lancio dei colpi senza bossolo da 152 mm, anche Il cannone e il missile Shillelagh sono stati oggetti di alcune modifiche. Nel corso del servizio in Vietnam, le officine campali hanno provveduto a installare un supporto scudato per la mitragliatrice Browning M2 HB del capocarro, simile a quello degli M-113; in seguito venne sviluppata un’ apposita protezione avvolgente per il capocarro soprannominata “bird cage”. Le modifiche più importanti hanno tuttavia riguardato, nel 1972, l’ installazione di un telemetro laser AN/VVG-1 sulla cupola del capocarro: gli Sheridan così modificati sono stati denominati M-551A1. Successivamente, a partire dal 1989 gli Sheridan sono stati dotati anche del dispositivo di visualizzazione dell’ immagine termica montato sugli M-60A3, assumendo la denominazione di M-551A1 (TTS).

 

SHERIDAN M-551 SCHEDA TECNICA

Dimensioni Lunghezza 6.30 m
Larghezza  2.80 m
Altezza       2.95 m
Peso Totale 15 tons
Equipaggio 4
Propulsione General Motors 6V53T; 6 cilindri A V, diesel turbocompresso, 300 CV.
Velocità  70 Km/h 
Autonomia in strada  560 Km 
Armamento Cannone lanciamissili M-81 da 152 mm.
Mitragliatrice coassiale da 7,62 mm.
Mitragliatrice su torretta da 12,7 mm.

Corazza Alluminio e acciaio
Produzione 1662

 


 

M551 ACAV, Vietnam, 1968.


 

M551A1 nella prima guerra del Golfo, 1991.


 

FOTO GALLERY

 

 


 

VIDEO

https://www.youtube.com/watch?v=Mcu204GfOgo

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