PANZER I

GERMANIA (1934)

 

DESCRIZIONE

Il carro si presentava di limitate dimensioni, con due uomini di equipaggio e un armamento costituito da due mitragliatrici (inizialmente MG 13, poi MG 34) in torretta. La corazzatura andava dai 6 ai 13 mm, sufficienti per assicurare la protezione contro le armi portatili e la maggior parte delle schegge. Le prestazioni fuoristrada apparivano buone, anche se la velocità massima era di soli 40 km/h; il cambio comprendeva cinque marce avanti e una retro. L’ accesso avveniva attraverso un portello sopra la torretta e un altro, a doppio battente, sulla parte sinistra della sovrastruttura erano presenti molte feritoie per la visione protetta. Il metodo di costruzione evidenziava già i moderni concetti messi a punto in Germania, comprendenti l’ uso della saldatura di particolari leghe metalliche e di componenti di altissima qualità. Tutte le aziende coinvolte nel processo produttivo avevano un elevato standard di qualità, senza differenze sensibili tra loro; il Panzer l può essere considerato come un mezzo di transizione e da addestramento che rese grandi servigi durante la rinascita dell’ esercito tedesco e la creazione della Panzerwaffe. Le tattiche in uso presso la Wehrmacht e l’ ottimo coordinamento tra le varie armi permise l’ impiego in battaglia del piccolo carro sino al 1941 inoltrato: un particolare degno di nota è che sin dai primi esemplari costruiti, tutti i mezzi corazzati tedeschi erano equipaggiati con apparecchi radio, importantissimi per mantenere i contatti tra i reparti e consentire le migliori tattiche d’ impiego.

 

IMPIEGO IN AZIONE

I Panzer I parteciparono alla guerra di Spagna e servirono per provare sul campo alcune delle innovative tattiche elaborate dagli specialisti tedeschi. Circa quarantacinque carri armati di Panzer I Ausf.A furono inviati, seguiti da settantasette carri armati di Ausf.B: la maggior parte fu consegnata alla legione Condor sotto Hugo Sperrle, le forze spagnole li hanno soprannominati “Negrillos”, a causa della loro vernice grigio scuro. Il primo impegno a cui partecipò il Panzer I fu la battaglia di Madrid: le forze nazionaliste riuscirono a sconfiggere i repubblicani, nonostante il Panzer I fosse inferiore al T-26; solo a distanza molto breve e usando i proiettili ad alta perforazione AP si poterono eliminare i carri armati russi. Il colonnello Wilhelm Ritter von Thoma offrì ricompense per ogni T-26 catturato, in modo da poter rafforzare le capacità della sua unità. All’ inizio della seconda guerra mondiale in Polonia erano utilizzati per esplorazione, assalti di punta e per la fanteria di supporto: velocità, sorpresa e sostegno ravvicinato dell’ aviazione si sono dimostrati efficaci contro i polacchi e dopo appena cinque settimane la Polonia è caduta. Durante la campagna di Francia non potevano ingaggiare i carri armati francesi di gran lunga superiori; tuttavia hanno avuto ancora una volta successo dovuto alla loro velocità, comunicazione ed uso tattico. In Africa, il primo Panzer I fu spedito a Tunisi nel febbraio 1941, facendo parte della 15ª divisione panzer sotto il comando di Erwin Rommel mentre 410 Panzer I presero parte all’ operazione Barbarossa: dopo diversi scontri con i carri russi T-34 e KV-1 divenne ovvio che il Panzer I era completamente obsoleto così le ultime unità superstiti furono convertite per supportare veicoli o utilizzate per compiti di polizia e addestramento.

 

VERSIONI E DERIVATI 

Come nel caso degli altri carri armati tedeschi ai primi esemplari di Panzer I seguirono versioni migliorate e mezzi corazzati derivati. Nell’ agosto 1935 al Panzer I Ausf. (modello) A seguì l’ Ausf. B, con treno di rotolamento allungato, motore potenziato e peso incrementato da 3,5 a 5,4 tonnellate; nello stesso periodo iniziò anche la distribuzione del kleine Panzerbefehlswagen, carro comando derivato dal Panzer I destinato ai reparti trasmissioni e di stato maggiore. Inoltre, nel 1940 apparvero due semoventi basati sullo scafo del carro: il 4,7 cm Pak (t) (sf) e il 15 cm Sig 33 (sf); il primo era un piccolo cacciacarri dotato di un cannone ceco da 47 mm, il secondo trasportava un obice da 150 mm per appoggio fanteria. Alcuni esemplari del Panzer l furono trasformati in veicoli scuola, portamunizioni, lanciafiamme oppure gettaponte.

 

PANZER I SCHEDA TECNICA

Dimensioni Lunghezza 4.42 m
Larghezza  2.06 m
Altezza       1.72 m
Peso Totale 5.8 tons
Equipaggio 2
Propulsione Maybach NL 38TR, 6 cilindri in linea, raffreddato a liquido, 4 tempi, alimentato a benzina, sviluppante 100 CV. 
Velocità  40 Km/h  
Autonomia in strada  170 Km 
Armamento Due Mitragliatrici MG 13 (in seguito MG 34) da 7,92 mm
Corazza Anteriore     13 mm
Laterale      13 mm
Retro          13 mm
Produzione Totale 1493

 


 

Panzer I Ausf.A del XVI Corpo d’ armata in Polonia, settembre 1939.


 

Panzer I Ausf. B del III corpo, IV Panzerdivision, Lillehammer, Norvegia, febbraio 1940. Marrone e livrea grigio ciano era comune nelle operazioni all’ inizio del 1940.


 

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