PANZER IV

GERMANIA (1937)

 

DESCRIZIONE TECNICA

Il Panzerkampfwagen IV si presentava con una configurazione classica: lo scafo ospitava all’ estrema prua la trasmissione e il gruppo di sterzatura, seguiti dalle postazioni del pilota a sinistra, e del mitragliere-marconista a destra; al centro si trovavano il cestello di torretta e parte delle munizioni e dei serbatoi, mentre sul retro erano ospitati il motore, altri serbatoi e il resto degli organi meccanici. Nella torretta prendevano posto il capocarro al centro dietro la culatta del cannone, il puntatore sulla sinistra e il servente sulla destra. Il treno di rotolamento era composto, su ogni lato dalla ruota motrice anteriore, da quella di rinvio posteriore, da otto piccoli rulli portanti collegati due a due a carrelli ammortizzati con balestre e quattro rulli reggicingolo. L’ assemblaggio utilizzava moderni procedimenti di saldatura, mentre le parti smontabili per la manutenzione erano imbullonate. Particolare degno di nota e molto apprezzato dai carristi, ogni membro dell’ equipaggio disponeva di un suo portello di accesso: uno sopra la cupola per il capocarro, uno su ogni lato della torretta per puntatore e servente, due sopra le postazioni sul davanti dello scafo. I dispositivi di visione e di mira e la radio erano di ottima qualità e diedero buona prova quando utilizzata da personale bene addestrato.

 

CONTINUI MIGLIORAMENTI

Con l’ arrivo al Waffenamnt (ispettorato per gli armamenti) dei primi rapporti dal fronte, venne avviato un programma di miglioramenti sui carri in servizio e in corso di produzione, una prassi che continuò sino alla resa della Germania. I 232 PzKpfw IV Ausf. D prodotti tra l’ ottobre 1939 e l’ ottobre 1940 ricevettero corazzature più spesse e di maggiore resistenza; inoltre fu reintrodotta la mitragliatrice di scafo e furono irrobustiti gli organi meccanici. Tra l’ ottobre 1940 e l’ aprile 1941 vennero consegnati 200 Ausf. E, caratterizzati dal cassone di stivaggio sul retro della torretta e dalle corazzature supplementari imbullonate che poi vennero adottate su tutti i Panzer IV delle precedenti serie sottoposte a revisione. Nel 1941 il Panzer IV si era dimostrato l’ unico carro armato tedesco idoneo a ricevere protezione e armamento più potenti, in modo da mantenere la superiorità o almeno la parità con i mezzi avversari, sovietici primi fra tutti. Tra l’ aprile dello stesso anno e il febbraio 1942 furono completati 470 Ausf. F, dotati di un treno di rotolamento migliorato e di corazzature ancora più spesse. I rigori dell’ inverno sovietico suggerirono l’ adozione di dispositivi anticongelamento e di estensioni delle maglie dei cingoli per ridurre l’ affondamento nel fango e nella neve, ma la modifica maggiore arrivò nel marzo 1942, con l’ installazione di un cannone a canna lunga KwK 40 da 75/43 (in seguito da 75/48), preciso e capace di sconfiggere tutti i corazzati avversari sino alle distanze medie. Fino al giugno 1943 vennero prodotti 1930 esemplari delle versioni F2 e G, dotati del nuovo armamento.

 

LE ULTIME VERSIONI DEL PANZER IV

La versione fabbricata a partire dal maggio 1943 in 2322 esemplari, la H, ricevette ulteriori ritocchi meccanici e adottò le Schùrzen piastre distanziate che aumentavano la protezione nei confronti dei fuciloni controcarri e delle cariche cave. Da settembre i carri ricevettero una copertura con la pasta Zimmerit, che impediva gli attacchi con mine adesive o magnetiche. Nel febbraio 1944 subentrò l’ Ausf. J, l’ ultima versione di questo riuscito veicolo, caratterizzata da modifiche per rendere più rapida ed economica la costruzione. Non venne più montato il motorino ausiliario a due tempi che permetteva di ruotare la torretta, con conseguente scomparsa della marmitta secondaria posteriore. Il dispositivo di rotazione manuale venne migliorato, e dal luglio 1944 su alcuni Ausf. J fu montato al posto del motorino un serbatoio supplementare per il carburante. Come accaduto per le precedenti versioni, altre modifiche vennero gradualmente adottate, compresa la sostituzione della marmitta con due scarichi singoli, l’ adozione di un portello rotante sulla cupola e l’ installazione di un lanciagranate interno Nahverteidigungswaffe. A fine anno i rulli reggicingolo furono limitati a tre su ogni lato, in modo da ridurre pesi e costi. Per lo stesso motivo nell’ autunno 1944 cessò l’ applicazione della pasta Zimmerit e le piastre Schùrzen vennero sostituite con reti metalliche. Prima della cattura degli stabilimenti impegnati nella produzione, 3200 esemplari di Ausf. J uscirono dalle catene di montaggio della Nibelungenwerk e in misura ridotta, della Vomag.

 

L’ IMPIEGO IN AZIONE

Il Panzer IV rimase in servizio sino alla fine della guerra, dimostrandosi un mezzo affidabile e robusto. Continuamente modernizzato, si dimostrò sempre all’ altezza dei compiti affidatigli nelle campagne in Polonia, in Francia e nel Balcani, il Panzer lV venne utilizzato come carro pesante, in appoggio alla fanteria e ai carri più leggeri, nel febbraio 1941 iniziò l’ impiego in Africa settentrionale e a giugno dello stesso anno in Unione Sovietica. A partire dal 1942, il Panzer IV passò alla categoria dei carri medi, in vista del prossimo ingresso in servizio del carro pesante Tiger. Agli inizi del 1943 la Tunisia e il fronte orientale videro il debutto operativo degli Ausf. F2 e G, dotati del cannone a canna lunga che ristabilì la superiorità tedesca nei confronti dei corazzati avversari. Il Panzer IV di queste versioni insieme ai primi Ausf. H, apparvero poi sul fronte italiano, affiancati nel 1944 dagli Ausf. J come accadde sul fronte francese e su quello orientale. All’ epoca il Panzer IV non costituiva più un’ arma moderna, ma l’ affidabilità meccanica dote rara tra i mezzi tedeschi e la validità dell’ armamento fecero decidere di proseguirne la produzione.

 

PANZER IV SCHEDA TECNICA

Dimensioni Lunghezza  6.63 m
Larghezza   2.88 m
Altezza        2.68 m
Peso Totale 25 tons
Equipaggio 5
Propulsione Maybach HL120TRM, 12 cilindri A V, raffreddato a liquido, alimentato a benzina, cilindrata 11.900, potenza massima 300 CV. 
Velocità (Fuoristrada) 40 Km/h  (16 Km/h)
Autonomia in strada  200 Km 
Armamento Cannone rigato KWK L/43 da 75 mm
Mitragliatrice MG 34 coassiale al cannone 7,92 mm
Mitragliatrice MG 34 sullo scafo da 7,92 mm

Mitragliatrice M 34 contraerea da 7,92 mm
Corazza Anteriore     50 mm
Laterale      30 mm
Retro          30 mm
Produzione Totale 8800

 


 

Un Panzer IV Ausf.B, unità sconosciuta, Polonia, settembre 1939. Si noti la classica mimetizzazione improvvisata, con una marcatura frettolosamente spruzzata di marrone rossastro e unità gialle.


 

Panzer IV Ausf.E dell’Afrika Korps, 15° Panzerdivision, Libia 1941.


 

Panzer IV Ausf.H, 3° compagnia, 130° reggimento della 1° Panzerdivision, PanzerLehr, Francia, estate 1944.


 

FOTO GALLERY

 


 

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