M4 SHERMAN

STATI UNITI (1942)

 

DESCRIZIONE TECNICA

Lo Sherman sfruttava il meglio della produzione industriale americana dell’ epoca, la configurazione era quella sperimentata su numerosi carri stranieri con uno scafo di medie dimensioni suddiviso in tre sezioni: l’anteriore che ospitava la trasmissione e due uomini dell’ equipaggio, la centrale occupata dalla torretta e la posteriore contenente motore, serbatoi e sistema di raffreddamento. Il progetto iniziale prevedeva l’ utilizzo di un propulsore di derivazione aeronautica raffreddato ad aria, il Continental R-975 che però presentava alcune caratteristiche non ideali (come la possibilità di grippaggio durante l’ avviamento a freddo) e una conformazione particolare: l’ingombro verticale dei cilindri, infatti disposti a stella e l’ altezza dell’ albero di trasmissione costrinsero ad adottare uno scafo molto alto particolarmente visibile dal nemico e con baricentro alto. L’ eccessiva elevazione dello scafo venne mantenuta anche quando furono adottate altre motorizzazioni, dato che una completa riprogettazione avrebbe rallentato la produzione e rimase uno dei più grossi difetti del carro. Sino al termine della guerra si susseguirono i progetti per sostituire lo Sherman con un carro più moderno ma nessuno dei prototipi superò la fase di studio e solo alla fine del 1944 apparve l’ M26, un carro pesante in seguito classificato come medio. L’ equipaggio prevedeva cinque uomini: pilota e secondo pilota-mitragliere nella parte anteriore dello scafo, capocarro, puntatore e servente nella torretta, con i primi due sulla destra e il terzo a sinistra del cannone da 75 mm e della mitragliatrice coassiale calibro .30(7,62 mm). L’ accesso avveniva attraverso due portelli anteriori molto stretti e che rendevano pericolosa l’ evacuazione d’ emergenza e un doppio portello in torretta, posto in una cupola girevole dotata di una mitragliatrice esterna calibro .50(12,7 mm) e di un solo periscopio per la visione indiretta; sul fondo dello scafo era presente un portello di emergenza. Per il puntamento era utilizzato un periscopio, un sistema che non apparve preciso nel tiro a lunga distanza. Al pari dei carri inglesi, la radio era posta nella torretta e il servente fungeva anche da marconista.

IMPIEGO BELLICO

Gli Stati Uniti avevano assistito allo scoppio della seconda guerra mondiale con la consapevolezza di non possedere un esercito moderno e bene equipaggiato: la crisi economica degli anni venti era stata superata solo da poco e grazie a scelte coraggiose che avevano limitati i fondi a disposizione delle forze armate; nemmeno la minaccia rappresentata dal Giappone, dall’ Italia e ancora più dalla Germania hitleriana avevano portato a risultati importanti. Solo alcuni reparti dell’ esercito disponevano di veicoli blindati e di carri armati, tutti di tipo leggero e poco affidabili; il precipitare della situazione internazionale costrinse a dare inizio a un enorme programma di riequipaggiamento che solo una potenza industriale come gli Stati Uniti poteva permettersi: basti pensare che nel giro di soli sei mesi erano stati costruiti nuovi stabilimenti in grado di produrre automezzi militari e mezzi corazzati a ritmo di migliaia di esemplari al giorno. I primi esemplari di M4 e M4A2 furono consegnati ai reparti addestramento americani e ad alcuni reggimenti britannici di stanza in Africa settentrionale; in seguito molti esemplari andarono agli eserciti alleati e rappresentarono un carro medio universale, non fosse altro per la diffusione  a livello mondiale che ebbe. Gli americani utilizzarono una parte degli M4 e degli M4A1 e tutti gli M4A3, destinando il resto a inglesi, francesi, polacchi, sovietici, canadesi, neozelandesi, cinesi e altri. Il battesimo del fuoco dello Sherman avvenne con gli inglesi a El Alamein nell’ ottobre del 1942; alla fine dell’anno gli arnericani lo utilizzarono durante gli sbarchi in Algeria e Marocco e agli inizi del 1943 nella campagna di Tunisia e nel Pacifico. All’ epoca il carro era ancora moderno e bene armato e si guadagnò l’ apprezzamento degli equipaggi e dei comandi militari: con lo sbarco in Sicilia dell’ luglio 1943 e l’ inizio della lunga campagna d’ Italia vennero alla luce alcuni problemi in particolare la limitata protezione nei confronti delle mine e dei cannoni anticarro tedeschi e l’ insufficienza dell’ armamento; se infatti il cannone da 75 mm era ottimo con proiettili esplosivi e fumogeni non possedeva una potenza perforante capace di penetrare le corazze dei nuovi mezzi tedeschi. Solo l’ elevato numero degli Sherman a disposizione permise di superare le difese nemiche ma a prezzo di elevate perdite, tra l’ altro il carro aveva dimostrato una propensione a prendere fuoco appena colpito a causa dell’ assenza di protezione al munizionamento. La guerra contro i giapponesi non presentò invece particolari difficoltà, dato che l’ impiego avvenne in piccole formazioni ben appoggiate dalla fanteria e dai marines e contro un avversario privo di mezzi corazzati e cannoni veramente pericolosi. La migliore dote dello Sherman venne così alla luce, ovvero l’ elevata affidabilità in ogni condizione: il carro si guastava raramente e anche quando si verificavano dei malfunzionamenti bastava poco tempo per effettuare le riparazioni.

 

M4 SHERMAN SCHEDA TECNICA

Dimensioni Lunghezza 6.06m
Larghezza  2.61m
Altezza       2.74m
Peso Totale 30 tons
Equipaggio 5
Propulsione Motore Chrysler wc A57 a benzina, 30 cilindri, potenza massima 425 CV a 2850 giri/minuto
Velocità  41 Km/h 
Autonomia in strada  240 Km 
Armamento Cannone rigato M3 da 75/37,5 mm 
2 Mitragliatrici Browning da 7,62 mm (una coassiale, una di scafo)
Mitragliatrice Browning M2 da 12,7 mm su torretta
Mortaio M3 da 60 mm
Corazza Anteriore   50.8mm
Laterale     38.1mm
Retro         38.1mm

 


 

M4 Sherman, prima versione di produzione (1942), 13° reggimento corazzato della 1a divisione corazzata, Tunisia marzo 1943. Uno dei rari Sherman dipinti color sabbia al servizio degli Stati Uniti.


 

37th Tank Battalion, 4th U.S. Armored Division, Bretagna, Francia, luglio 1944.


 

M4 Sherman, 40th Tank Battalion, 8th Armored Division, Belgio, febbraio 1945, fine della battaglia delle Ardenne.


 

M4 Sherman, scafo composito, “Bushmaster” del 763rd Tank Battalion, 96th Infantry Division, isola di Leyte Filippine, autunno 1945.


 

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