CHURCHILL

GRAN BRETAGNA (1941)

 

DESCRIZIONE TECNICA

Rispetto ad altri carri armati dell’ epoca, il Churchill presentava alcune caratteristiche assai originali. Il treno di rotolamento era molto complesso e di difficile manutenzione, ma permetteva ottime prestazioni su terreni difficili e lasciava spazio per le dotazioni interne e per i portelli di accesso laterali; esso comprendeva undici piccoli carrelli con doppi rulli per lato. Sopra i cingoli correvano lunghi parafanghi a volte smontati per limitare la polvere provocata dalla marcia su terreni asciutti; il pilota (posto a destra, contrariamente a quanto accadeva sui corazzati statunitensi e italo-tedeschi) e il mitragliere avevano una visuale limitata sui lati; in torretta si trovavano il capocarro e il puntatore sulla sinistra e il servente-marconista sulla destra, il retro dello scafo era interamente occupato dal motore.

 

VERSIONI

Il Churchill fu costruito in numerose varianti; dopo l’ Mk I dotato di un cannone da 2 libbre in una torretta fusa e di un obice da 3 pollici nello scafo, seguì l’ Mk II con l’ obice sostituito da una mitragliatrice. L’ Mk III e l’ Mk IV del 1942 furono prodotti in molti esemplari; disponevano del nuovo cannone da 6 libbre (57 mm) in torretta, saldata sull’ Mk III e fusa sull’ Mk IV, I’ Mk V aveva un obice da appoggio da 95 mm, l’ Mk VI un cannone da 75 mm di modello inglese ma utilizzante il munizionamento dei carri americani. Con la versione Mk VII il Churchill venne quasi interamente ricostruito con l’ aumento della corazzatura frontale a 152 mm e l’ adozione di portelli laterali di scafo circolari anziché rettangolari e di uno scafo più largo; la torretta fusa era nuova, pesantemente corazzata e dotata di una cupola per il capocarro e di protezioni anteriori che dovevano ridurre i problemi esistenti sui primi modelli. Il peso complessivo raggiunse le 40 tonnellate e la velocità massima fu ridotta a meno di 20 km/h, l’ Mk VIlI era un Mk VII equipaggiato con il 95 mm da supporto. Contemporaneamente alla distribuzione delle due nuove versioni, i Churchill esistenti furono migliorati nella protezione e nell’ affidabilità; alcuni Mk I ricevettero l’ obice da 76 mm in torretta oppure ebbero nuove torrette.

 

CHURCHILL NA75

Dopo le prime azioni in nord Africa, l’ esercito inglese fu soddisfatto del Churchill e ne fece continuare la produzione con le versioni migliorate. Il cannone da 57 mm si era però dimostrato insufficiente e poteva utilizzare solo proiettili perforanti (le munizioni ad alto esplosivo In seguito sviluppate possedevano scarse capacità), il contrasto con I cannoni da 75 mm Impiegati dai carri americani era notevole. Un ufficiale inglese pensò allora di montare sui Churchill Mk IV le armi tratte da Sherman fuori uso, ottenendo la variante NA 75 (North Africa); l’ idea funzionò benissimo, a parte una diminuzione della protezione nella parte anteriore della torretta, in tal modo circa 200 carri inglesi ricevettero il cannone da 75 mm e la mitragliatrice coassiale Browning da 7,62 mm, venendo poi utilizzati con ottimi risultati nel 1944 e nel 1945 nella campagna d’Italia.

 

IMPIEGO IN AZIONE

I Churchill vennero concentrati in apposti reggimenti destinati all’ appoggio delle divisioni di fanteria. La mobilità su terreni difficili e la pesante corazzatura si dimostrarono ideali per le operazioni di sfondamento, mentre la bassa velocità e la frequenza dei guasti meccanici resero impossibile la partecipazione ai combattimenti su lunghe distanze. In alcune azioni i pesanti Churchill vennero affiancati da altri mezzi corazzati, quali cacciacarri M 10 in Francia e carri Sherman in Italia. I Churchill Mk I e III presero parte al fallito sbarco dell’ agosto 1942 a Dieppe, in Francia e poi alle operazioni in Egitto (con sei Mk III a El Alamein), Tunisia e Italia. Su quest’ ultimo fronte e poi nel corso della campagna alleata in occidente apparvero le altre versioni del carro, sempre apprezzato dagli equipaggi e dalle truppe con le quali veniva utilizzato. Dei 5640 Churchill prodotti durante la guerra, 300 Mk I, III e IV andarono all’ Unione Sovietica nel quadro degli aiuti militari decisi da Stati Uniti, Canada e Gran Bretagna. I carri furono poco apprezzati dai sovietici che criticarono le scarse capacità del cannone da 6 libbre, ma I’ impiego dei ChurchilI non terminò con il conflitto mondiale dato che alcuni esemplari presero parte alla guerra di Corea. Le versioni specializzate rimasero in servizio presso l’ esercito britannico sino al 1965; a quell’ epoca alcuni esemplari del carro erano ancora utilizzati in India, Irlanda del Nord e Giordania.

 

CHURCHILL SCHEDA TECNICA

Dimensioni Lunghezza 7.44 m
Larghezza  3.25 m
Altezza       2.48 m
Peso Totale 40 tons
Equipaggio 5
Propulsione Vauxhall-Bedford twin-six, raffreddato a liquido, 12 cilindri contrapposti, cilindrata 21,1 litri, 4 tempi, alimentato a benzina, sviluppante 350 cv. 
Velocità  22 Km/h 
Autonomia in strada  130 Km 
Armamento Cannone rigato da 57 mm
Mitragliatrice coassiale al cannone 7,92 mm
Mitragliatrice sullo scafo da 7,92 mm

Mitragliatrice contraerea da 7,7 mm
Corazza Anteriore   102 mm
Laterale     76 mm
Retro         50 mm
Produzione Totale 1600

 


 

 

Churchill Mk.III, distaccamento “King Force”, battaglia di El Alamein, novembre 1942.


 

Churchill Mk.III, 43° RTR, Italia 1944. Si noti la cupola del defunto comandante montata al posto del normale portello.


 

Churchill Mk.VII durante l’ inverno del 1945, riva occidentale del Reno.


 

 

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