AMX-30

FRANCIA (1965)

SVILUPPO 

Il carro AMX-30 era il tentativo della Francia di fornire alle sue forze corazzate un potente carro armato di seconda generazione: il primo AMX-30 fu completato nel settembre 1960 e testato successivamente, il secondo fu svelato nel luglio 1961 dove venne testato un nuovo telemetro e tracce. Entrambi avevano uno scafo ben inclinato e una torretta emisferica che ricordava i modelli sovietici e i motori a benzina Sofam; più tardi furono equipaggiati con un diesel multi-fuel Hispano-Suiza, secondo il nuovo standard NATO. Non meno di altri sette prototipi vennero testati per avere un design più elegante della torretta fino al 1963, i prototipi francesi erano leggeri e molto bassi. Gli ultimi due prototipi furono consegnati nel novembre del 1965 come veicoli di pre-produzione con diverse modifiche tra cui lo scafo e i gusci delle torrette.

 

TECNICA

AMX-30 è il più piccolo tra i carri occidentali della sua generazione e anche il più leggero (36 tonnellate la versione in iniziale, 37 tonnellate la versione B2), ha una configurazione tradizionale con equipaggio di quattro uomini di cui tre in torretta. Quest’ ultima in acciaio omogeneo avente uno spessore di 80,8 mm frontalmente e di 41,5 mm sui lati è armata con un cannone Defa CN-105-F1 da 105/56 mm con rigatura a passo molto lungo in installazione stabilizzata, concepito inizialmente per sparare una granata controcarro a carica cava girostabilizzata (“obus G” o OCC-61) a 1000 m/s. In tale proietto l’ ogiva portatrice della carica cava è resa indipendente dalle altre parti mediante cuscinetti a sfera i quali impediscono che il movimento di rotazione impresso dalla rigatura della canna all’ involucro più esterno, pari a 400 g/s, si trasmetta a quello più interno che racchiude la granata vera e propria. Con questo accorgimento è stato possibile superare il grave ostacolo rappresentato dal fatto che il potere perforante della carica cava è in buona parte annullato dal velocissimo movimento di rotazione impresso ai proietti sparati dai cannoni ad alta velocità iniziale in quanto il sottile getto perforante, per effetto della forza centrifuga subisce un allargamento che ne pregiudica l’efficacia; con la soluzione CN-105-F1/obus G la Francia diventava così l’ unico paese a basare la lotta controcarro unicamente sull’ energia chimica. Correggerà questa sua particolare posizione solo alla fine degli anni settanta introducendo anch’ essa un proietto decalibrato a energia cinetica. Alla sinistra del cannone che dispone di una riserva di 47 colpi (18 nella controcarena posteriore della torretta e 26 nello scafo di fianco al pilota), può essere montata sia una mitragliatrice cal. 12,7 mm, sia una mitragliera da 20 mm che avendo un settore di puntamento supplementare in elevazione da + 20° a +40° può essere usata anche contro mezzi aerei lenti volanti a bassa quota. Una seconda mitragliatrice cal. 7,5 mm (oppure a richiesta 7,62 mm) è installata esternamente sulla cupola controrotante del capocarro, quest’ ultima molto più sofisticata di quella presente sul Leopard 1 tedesco grazie a una corona di iposcopi è in grado di dare una visione panoramica totale su 360°. Per la condotta del tiro è a disposizione del capocarro un telemetro ottico a coincidenza di 2 m di base trasversale alla torretta che permette di determinare la distanza del bersaglio situato tra 600 e 3500 m. Il puntatore utilizza invece un cannocchiale di puntamento a otto ingrandimenti e un periscopio panoramico, l’ equipaggiamento a raggi infrarossi per il combattimento notturno rispecchia naturalmente ciò che la tecnologia rendeva disponibile negli anni sessanta ed è quindi costituito da apparati di tipo attivo: un grosso proiettore IR per il puntamento del cannone, uno più piccolo sull’ affusto della mitragliatrice esterna più due fari per il pilota, il tutto associato a una serie di dispostivi ottici per consentire la visione dell’ immagine infrarossa. Per quanto concerne la componente veicolare, l’ AMX-30 è equipaggiato con un diesel policarburante, sovralimentato mediante due turbocompressori del tipo Hispano Suiza HS-110 a 12 cilindri raffreddato ad acqua di 28,8 litri di cilindrata, in grado di erogare 720 Hp, con un rapporto potenza/peso pari a circa 20 HP/t. La trasmissione di tipo meccanico, comprende un cambio a cinque marce di cui quattro sincronizzate; un inversore permette di ottenere gli stessi rapporti in marcia indietro. La velocità massima su strada è di 65 km/h, su terreno vario scende a 30-40 l’ autonomia in combattimento si aggira su una media di 18 ore. Su ciascun lato sono presenti cinque ruote portanti collegate allo scafo mediante un sistema di sospensione a barre di torsione (la prima e l’ ultima ruota possiedono anche ammortizzatori idraulici di particolare disegno). Per quanto riguarda le capacità di guado, l’ AMX-30 può attraversare corsi d’ acqua di più di due metri di profondità dopo una rapida preparazione mentre con lo schnorkel può immergersi fino a quattro metri.

 

AMX-30 B2

Nel 1979 faceva la sua apparizione la versione migliorata AMX-30 B2 caratterizzata essenzialmente dal nuovo sistema di direzione del tiro integrato diurno/notturno Cotac (APX M-581) basato su telemetro laser APX M-550 (al posto di quello ottico), su una camera TV a basso livello di luminosità e su una camera termica Castor installata esternamente con immagine presentata su monitor a disposizione di capocarro e puntatore, su una nuova trasmissione automatica a convertitore di coppia idrocinetico del tipo SESM ENC 200 con cambio a 5 marce avanti/indietro e sterzatura a variazione continua del raggio di virata, su sospensioni migliorate e infine sulla possibilità di impiegare munizionamento controcarro decalibrato a energia cinetica con velocità iniziale pari a 1550 m/s. L’ Armée de Terre ha ricevuto 166 AMX-30 B2 di nuova costruzione e 493 ottenuti per trasformazione di carri appartenenti al modello precedente: attualmente essa dispone quindi di 659 B2. Gli esemplari in dotazione a due reggimenti corazzati facenti parte della FAR (forza di spiegamento rapido) sono stati equipaggiati di scatole di corazze reattive (esplosive) Brenus della GIAT per incrementarne la protezione, notoriamente piuttosto limitata.

 

AMX-30 SCHEDA TECNICA

Dimensioni Lunghezza 9.48 m
Larghezza  3.10 m
Altezza       2.29 m
Peso Totale 36 tons
Equipaggio 4
Propulsione Diesel sovralimentato policarburante hispano-suiza hs 110 a 12 cilindri con 2 turbo compressori raffreddato ad acqua da 720 HP
Velocità su strada  65 Km/h 
Autonomia  550 Km 
Armamento Cannone CN-105-F1 da 105/56 mm
Mitragliatrice coassiale al cannone da 20 mm
Mitragliatrice su torretta antiaerea da 7,62 mm
Corazza Acciaio saldato 
Produzione Totale 3570

 


 

 

Carro AMX-30 di prima generazione del 501° RCC (reggimento di carri armati) durante le manovre, 1966.


 

 

AMX-30B2 francese del 4° dragoni nel deserto iracheno (Division Daguet), Operation desert Storm, 1991.


 

FOTO GALLERY

 

 


 

VIDEO


This entry was posted in Francia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.