M-13/40

ITALIA (1940)

 

PRODUZIONE E DESIGN

La prima serie di 100 M13/40 fu prodotta a partire dal giugno 1940, seguita nel tardo autunno da una seconda serie di 200 carri caratterizzati dai parafanghi corti e dallo spostamento sul retro del
martinetto di sollevamento, al posto di un rullo di ricambio; inoltre dal 51° esemplare la torretta ebbe un rialzo per permettere una maggiore depressione del cannone e poco dopo fu montata di serie la radio, ovviando così a una grave limitazione tattica. Sulla terza serie di 410 esemplari in produzione dalla primavera del 1941, furono adottati alcuni miglioramenti meccanici e fu installato un collettore del liquido di raffreddamento di forma diversa. L’ armamento principale dell’ M13/40 consisteva in un cannone da 47/32 in torretta, preciso e con buona cadenza di tiro, con una mitragliatrice da 8 mm coassiale, altre due mitragliatrici erano installate in casamatta, azionate dall’ operatore radio/mitragliere, alla sinistra di quest’ ultimo si trovava il pilota; gli altri due membri dell’ equipaggio, in torretta erano il capocarro/puntatore e il servente. Le piastre di corazzatura unite con rivetti e bulloni erano di scarso spessore e realizzate con acciaio di qualità assai scadente, il retro dello scafo aveva subìto poche modifiche rispetto all’ M11/39: in esso si trovavano il motore di limitato ingombro, i serbatoi del gasolio e del liquido di raffreddamento e le aperture per l’ aerazione. Un portello laterale e uno a doppio battente sul cielo della torretta permettevano l’ accesso; la visione protetta era assicurata dal sistema di puntamento del tiratore e da quello del mitragliere, da due periscopi girevoli sopra la torretta, da un iposcopio per il pilota e da alcune feritoie. Il treno di rotolamento era efficiente, in particolare nell’ impiego sui terreni montani per i quali il carro era stato progettato, in vista della difesa dei confini alpini.

 

IMPIEGO BELLICO

Nel novembre 1940 sbarcarono in Libia i primi M13/40, ma tra il dicembre 1940 e il gennaio 1941 i carri medi italiani subirono varie sconfitte, tanto che in febbraio risultavano quasi tutti perduti in combattimento o catturati dal nemico. Un battaglione di M13/40 fu impegnato in Grecia e in Iugoslavia, subendo alcune perdite colpiti dai cannoni e dalle mine avversarie. Con l’arrivo dei reparti tedeschi del generale Rommel in Africa settentrionale iniziò la campagna condotta dalle forze dell’ asse per conquistare l’ Egitto e il canale di Suez: i carri medi italiani chiaramente sottopotenziati, risultarono troppo lenti nei lunghi spostamenti di queste operazioni, ma quando entravano in azione riportavano spesso dei successi, specialmente grazie all’ esperienza acquisita e al buon addestramento degli equipaggi. Gli M13/40 e si dimostrarono in grado di affrontare i carri britannici come il Crusader o gli Stuart americani, ma furono totalmente surclassati con l’ arrivo degli M3 Lee/Grant e degli Sherman. A parte piccole formazioni presenti su altri fronti, gli M13/40 furono poi concentrati in madrepatria; l’ armistizio dell’ 8 settembre portò a scontri con i tedeschi che distrussero alcuni mezzi e ne catturarono molti altri, da questo momento i mezzi corazzati, a parte pochi esemplari utilizzati dalla Repubblica Sociale Italiana, furono impiegati in gran numero dalla Germania, fino al termine del conflitto in numerosi scontri in Italia e nei BaIcani. Nel dopoguerra alcuni carri M13/40 rimasero in servizio nell’ esercito italiano, ma furono presto sostituiti da mezzi di produzione statunitense. Una parte delle torrette tolte ai carri dismessi fu installata nelle fortificazioni allestite negli anni cinquanta al confine nordorientale.

 

LA DIVISIONE ARIETE

Parlare dei carri M13/40 in Africa settentrionale vuol dire narrare le vicende della 132° divisione corazzata Ariete. Nata In Italia il 1 febbraio 1939 sulla base della II° brigata corazzata, passò mesi di guerra completando gli organici e il personale, specialmente gli equipaggi che dovevano passare dal piccoli L3 ai nuovi carri M. A partire dal 24 gennaio 1941, dopo la pesante sconfitta italiana in Libia, i suoi reparti iniziarono a sbarcare a Tripoli; tre battaglioni di M13/40 costituirono il 132° reggimento fanteria carrista e dal 7 marzo iniziarono le operazioni nella Sirtica al comando del generale Rommel, che espresse apprezzamenti sul loro comportamento. Nei mesi seguenti l’ Ariete riconquistò numerose località e respinse i contrattacchi inglesi; nonostante i loro limiti i carri M svolsero un ottimo lavoro nelle mani degli ormai esperti carristi italiani. Agli Inizi del 1942 alcuni reparti furono sostituiti e arrivarono nuovi mezzi, rinforzando la divisione; il 26 maggio gli italo-tedeschi ripartirono all’ offensiva e il 21 giugno conquistarono finalmente la piazzaforte di Tobruk, respingendo l’ ottava armata britannica verso l’ Egitto; ma I’ Ariete era ormai ridotta a una decina di carri M, qualche pezzo di artiglieria e poche centinaia di uomini. Dopo l’ incerto esito dei successivi scontri, le forze dell’ asse si attestarono nella zona di El Alamein: dal 23 ottobre 1942 iniziò un potente attacco nemico, che portò allo sfondamento della linea difensiva e da 2 novembre alla ritirata generale. L’ Ariete agì valorosamente come forza di copertura, ma dopo poche settimane dovette essere sciolta a causa delle altissime perdite subite, mentre i suoi resti combatterono in Tunisia sino alla resa il 13 maggio 1943; in suo onore la 135° divisione in formazione in Italia prese il nome di Ariete II.

 

M13/40 SCHEDA TECNICA

Dimensioni Lunghezza 4.91 m
Larghezza  2.28 m
Altezza       2.37 m
Peso Totale 14 tons
Equipaggio 4
Propulsione Fiat spa 8t, raffreddato a liquido, 8 cilindri a V, cilindrata 11,14 litri, diesel, 125 cv
Velocità  32 Km/h 
Autonomia in strada  210 Km 
Armamento Cannone rigato da 47/32 mm
Mitragliatrice coassiale al cannone 8 mm
2 mitragliatrici abbinate anteriori sullo scafo da 8 mm

Mitragliatrice contraerea sulla torretta da 8 mm
Corazza Anteriore   30 mm
Laterale     25 mm
Retro         25 mm
Produzione Totale 779

 


 

M13/40 in Grecia, aprile/maggio 1941.


 

M13/40 del 132° reggimento carri, divisione Ariete in Libia, autunno 1941.


 

M13/40 della divisione Centauro, Tunisia, all’ inizio del 1943. Notare il quarto Breda 8 mm (0.31 in) su un supporto AA.


 

FOTO GALLERY

 

 


 

VIDEO


3 thoughts on “M-13/40

  1. Do you have any pictures of the gun sight? I have only found descriptions of an vertically angle line (for drift at range?) and a range scale for HE and AP.

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