AMX-13

FRANCIA (1952)

 

UN RAPIDO SVILUPPO

La produzione dell’ AMX-13 rappresentava, secondo il ministro della Difesa Max Lejeune l’ occasione per affermare il rinnovamento della Francia nel campo dei corazzati. Inoltre, gli Stati Uniti erano pronti a finanziare la produzione ed avevano lanciato gli Off Shore Procuremem Prograrns, programmi d’ acquisizione esterna, per permettere a vari paesi, compresa la Francia, di far ripartire dopo la seconda guerra mondiale le industrie degli armamenti. Una preserie di 135 AMX fu prodotta nel 1950 e i primi arrivarono ai reparti agli inizi del 1952; esattamente un anno prima il carro leggero era stato adottato dall’ esercito francese con la denominazione di Char 13 tonnes 75 mm modèle 51. All’ epoca l’ AMX-13 era il carro leggero più potentemente armato esistente al mondo; la sua potenza di fuoco e la sua mobilità compensavano la limitata protezione (lo spessore massimo delle corazzature non superava i 40 mm). La torretta era di tipo flottante e nel suo retro erano contenute due riservette a tamburo per il caricamento automatico del cannone da 75 mm derivato da quello che equipaggiava il Panther tedesco.

 

UN CANNONE PIU’ POTENTE

Nel momento in cui gli AMX-13 entrarono effettivamente in servizio, i tecnici francesi stavano mettendo a punto un nuovo proiettile da 105 mm a carica cava con un innovativo sistema di stabilizzazione in volo, che permetteva la rotazione della munizione per migliorare la precisione ma non della carica interna, aumentando notevolmente la capacità di perforazione delle corazzature. In considerazione delle ottime prestazioni dell’ arma, venne deciso di montarla in sostituzione del cannone da 75 mm. Uno studio condotto dalla Five-Lille portò all’ installazione del cannone da 105 mm in una nuova torretta, denominata FL 12, e nel 1958 fu ordinata una preserie di cinque AMX 13 con il 105 mm. Era previsto di trasformare tutti gli AMX-13 75 M.le 51 in AMX-13 M.le 58. ma la trasformazione totale si rivelò troppo impegnativa finanziariamente (sostituzione della torretta e dell’ armamento, comprese le riservette interne) e non ebbe seguito, anche se l’ esercito olandese si interessò all’ AMX-13 M.le 58 e al cannone da 105 mm, ordinandone vari esemplari; seguirono altri paesi e dopo qualche anno la versione fu proposta anche al di fuori della NATO. Nel frattempo l’ esercito francese, riconosciute le limitazioni del pezzo da 75 mm, fece sviluppare una versione da 90 mm, denominata F3, si trattava in pratica del cannone da 75 mm portato al calibro superiore e in grado di utilizzare i proiettili a carica cava stabilizzati. Gli AMX-13 CN 90 F3 furono consegnati a partire dal 1967 e negli anni seguenti ricevettero numerosi miglioramenti, come un nuovo equipaggiamento infrarosso per la condotta del tiro. Per appoggiare gli AMX-13 CN 90 F3, i superstiti AMX-13 75 mm vennero equipaggiati con missili anticarro SS 11 montati sulla torretta.

 

L’ AMX-13 IN COMBATTIMENTO

L’ esercito francese utilizzò l’ AMX-13 nella guerra d’ Algeria, ma dato che il suo cannone risultò poco adatto per lottare contro ribelli nascosti nelle trincee o nei centri abitati, alcuni carri ricevettero la torretta FL 11 dell’ EBR oppure quella del carro leggero americano M 24 Chaffee, i cui cannoni tiravano proiettili con traiettoria meno tesa. Israele acquistò circa 400 AMX-13, i suoi primi carri armati leggeri moderni, ricevuti poco prima della campagna del Sinai (1956). Combatterono nell’ offensiva del canale di Suez nel 1956 ed anche durante la guerra del 1967, il primo impiego contro corazzati avversari avvenne nel corso della guerra dei sei giorni; gli AMX-13 affrontarono addirittura i carri pesanti egiziani JS-3 di origine sovietica e anche se i proiettili da 75 mm non riuscivano a perforare la loro spessa corazzatura, in alcuni casi l’ impatto produceva vibrazioni tali da far cadere dai propri sostegni i pesanti proiettili da 122 mm sulle sottostanti cariche di lancio, che esplodevano causando la completa distruzione del carro.

 

CONLUSIONE

Dopo il 1985, l’ AMX-13 fu gradualmente dismesso e messo in riserva, tuttavia la Nexter (Giat Industries) manteneva parti di kit di aggiornamento per l’ esportazione fino alla fine degli anni ’90. L’AMX-13 non è stato comunque un successo: il sistema di caricamento del cannone imponeva frequenti operazioni di ricarica all’ esterno, rendendo l’ equipaggio un facile bersaglio. Il cannone era preciso e abbastanza buono contro i carri dell’ era della seconda guerra mondiale, ma mostrava carenze nei confronti dei moderni carri, in parte compensata dalla versione che montava i missili. L’ altezza era limitata dal design della torretta e la manutenzione non era facile, la protezione era così leggera che proibiva qualsiasi impegno contro carri moderni su campi aperti, richiedendo invece posizioni ambigue camuffate, aiutate dalla sua piccola sagoma, un altro grave inconveniente era la completa mancanza di protezione NBC, nel tempo comunque è stato definito un carro economico, adattabile e veloce.

 

AMX-13 SCHEDA TECNICA

Dimensioni Lunghezza 6.36 m
Larghezza  2.50 m
Altezza       2.30 m
Peso Totale 15 tons
Equipaggio 3
Propulsione Motore Sofam 8 cilindri a benzina da 250 CV
Velocità  60 Km/h  
Autonomia in strada   400 Km
Armamento Cannone F3 da 90 mm
Mitragliatrice coassiale al cannone da 7,62 mm
Corazza Acciaio saldato
Produzione 4300

 


 

Carro armato AMX-13/90 Modello 52, cannone FL-10, F3 90 mm, 1955.


 

Carro armato AMX-13 FL-12 Modello 58, cannone da 105 mm, qui di stanza in Africa.


 

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