PANZER VI

GERMANIA (1943)

 

SVILUPPO

Il panzer tedesco più famoso di tutti i tempi e il più potente al momento della sua entrata in servizio era un poderoso e imperforabile mezzo militare, che venne impiegato nel tentativo di ribaltare le sorti della guerra sul fronte orientale il suo sviluppo risale al 1937, quando la Henschel venne incaricata di progettare e realizzare il prototipo di un carro medio da 30-33 tonnellate. Il veicolo era destinato ad affiancare i Pz.Kpfw.III e IV che costituivano il nucleo delle forze corazzate tedesche: circa una settimana dopo l’ invasione della Russia (22 giugno 1941) , le forze corazzate tedesche vennero a contatto con il carro medio T-34 e con quello pesante KV-1. Entrambi i veicoli sovietici surclassavano qualsiasi mezzo tedesco in servizio o in fase di sviluppo; ciò spinse i progettisti ad accelerare i tempi per la realizzazione di un carro pesante. Designato VK4501, il nuovo veicolo doveva essere equipaggiato con una versione modificata del ben noto cannone antiaereo da 88 mm RaK 36 L/56: una clausola degli ordini, assegnati a Henschel e Porsche il 28 maggio 1941, prevedeva che i prototipi dovessero essere completati entro il 20 aprile 1942, data del compleanno di Hitler, in cui era stata prevista una completa dimostrazione delle loro capacità. Fra il 1941 e il 1942 il programma di acquisizione era noto come “Tigerprogram”, ma solo a partire dal 2 marzo 1942 il carro venne identificato con l’ appellativo “Tiger”; la dimostrazione dei due prototipi in competizione, il VK 4501(H) e il VK 4501(P), venne effettuata alla presenza di Hitler. l due veicoli entrambi completati in fretta e furia nella prima metà di aprile, furono trasportati su rotaie fino a una stazione vicino a Rastenburg, nella Prussia Orientale e alle due del mattino dell 20 apriIe vennero mostrati al Furhrer a Wolfschanze. I test preliminari evidenziarono che il VK 4501(P) era assi poco affidabile per cui furono apportate numerose modifiche. Tuttavia nessuno dei problemi tecnici riscontrati in questa fase potè essere risolto completamente a causa della mancanza di tempo; il secondo VK 4501 (P) completato in giugno venne inviato a Kummersdorf, dove il 17 maggio era già arrivato il primo VK 4501(H) di serie per le prove di tiro e altri test. Il carro della Henschel si dimostrò superiore: il VK 4501 (P) si impantanò spesso e dovette essere assistito da veicoli recupero; inoltre avendo la torretta posizionata molto in avanti risultava di difficile impiego in aree ristrette a causa della notevole lunghezza complessiva. In base alla decisione della commissione appositamente designata, venne pertanto assegnato alla Henschel un ordine per cominciare entro il mese di agosto del 1942 la produzione del carro, con la designazione ufficiale di Pz. KpfwVI Tiger I Ausf.H, che venne mantenuta fino al 27 febbraio 1944 quando per ordine di Hitler fu modificata in Pz. KpfwVI Tiger I Ausf.E. La produzione in serie cominciò nell’ agosto 1942 con una cadenza di 12 carri al mese; in seguito l’ ordine iniziale venne portato da cento a trecento esempIari: su insistenza di Hitler la produzione fu incrementata, per poter disporre entro il 12 maggio 1943, di 285 veicoli da utilizzare nella prevista offensiva estiva. Nel dicembre 1942 vennero realizzati 23 carri; poi nonostante iniziali problemi ai freni e al sistema di sterzatura che richiesero alcune modifiche, la cadenza continuò ad aumentare fino a raggiungere un massimo di 104 carri fabbricati nel solo mese di aprile del 1944. La produzione di Tiger I terminò nell’agosto 1944: in due anni la Henschel consegnò 1346 veicoli di serie più tre prototipi. Il costo unitario era di 800 mila marchi (con la stessa cifra si potevano acquistare tre aerei da caccia Messerschmin Bf-109):

 

TECNICA

Dal punto di vista tecnico, il Tiger l era il carro da battaglia più sofisticato e più avanzato del suo tempo. Lo scafo, in base allo standard dei carri tedeschi, era diviso in quattro compartimenti: i due anteriori ospitavano il conduttore e l’ operatore radio-mitragliere in quello centrale (compartimento di combattimento) trovava posto il resto dell’equipaggio (capocarro, cannoniere, servente), mentre quello posteriore era destinato all’apparato motore. Il compartimento di combattimento era separato dai due compartimenti anteriori mediante una struttura ad arco e da quello posteriore mediante una spessa paratia di acciaio. Il pavimento del compartimento di combattimento era collegato alla torretta con tre tubi di acciaio e ruotava solidalmente con essa. Il meccanismo di culatta del cannone da 88 millimetri arrivava vicino alla parete posteriore della torretta, dividendo di fatto il compartimento di combattimento in due parti.

 

MOBILITA

Il Tiger fu il primo carro da battaglia tedesco dotato di un treno di rotolamento formato da ruote intercalate e parzialmente sovrapposte. Il sistema era stato sviluppato allo scopo di ottenere una ripartizione ottimale del peso e una bassa pressione specifica. Grazie a questa ingegnosa soluzione, il carro era molto stabile, esistevano però anche alcuni inconvenienti: in inverno, il fango e la neve potevano “impaccarsi” fra le ruote intercalate. In questo caso ghiacciando ne causavano il bloccaggio. I sovietici riuscirono a scoprire questo punto debole e programmarono d’ inverno i loro attacchi all’alba, quando le temperature erano più basse e i Tiger I potevano di conseguenza essere bloccati più facilmente.

 

IMPIEGO OPERATIVO

L’esercito tedesco intendeva utilizzare il Tiger l nel ruolo di mezzo pesante d’ assalto per cui i carri di questo tipo vennero assegnati a dieci battaglioni indipendenti di carri pesanti (s.Pz.Abt., da 501° a 510°), posti sotto il diretto comando dei Panzer Korps, i corpi d’ armata corazzati. l primi cinque battaglioni indipendenti (s.Pz.Abt. 501+505) e le prime quattro compagnie dei reggimenti Panzer (Divisione Grossdeutschland e 1°, 2° e 3° Divisione SS) ebbero ciascuno una compagnia costituita da nove Tiger I e dieci Panzer III (questi ultimi destinati a svolgere i numerosi compiti che il Tiger l non poteva effettuare, come esplorazione, ricognizione e scorta) in base alla direttiva n. 1776 del 15 agosto 1942. In seguito si decise di costituire unità composte unicamente da Tiger I e di inserire i carri pesanti nella struttura standard di tutte le divisioni corazzate, tuttavia a causa dell’ insufficiente disponibilità numerica non fu mai possibile mettere in pratica questo progetto se si eccettuano le divisioni corazzate delle Waffen·SS. Alla 1°,2° e 3° divisione corazzata delle SS furono assegnate compagnie di Tiger I; sebbene il Tiger I fosse stato concepito come uno strumento essenzialmente offensivo, l’ andamento della guerra nel 1943-44 costrinse l’ esercito tedesco a utilizzare sempre più il carro per ruoli difensivi, che svolse peraltro con molto successo, soprattutto in Francia nel 1944 dopo lo sbarco in Normandia, risultando poco vulnerabile ai pezzi anticarro alleati, fino all’ introduzione del munizionamento a elevata velocità iniziale per il 6 pdr. britannico e per il cannone americano da 76 mm e dei pezzi russi da 100 e 122 mm, la corazzatura frontale del Tiger l risultò praticamente imperforabile.

 

ARMAMENTO

La versione del cannone antiaereo Rheinmetall FlaK 36 L/56 da 88 mm sviluppata per il Tiger I, designata KwK 36 L/56, aveva una canna rigata lunga 5168 mm. A differenza del pezzo antiaereo, era dotato di un sistema di innesco elettrico installato sul comando manuale di elevazione, il peso del cannone era bilanciato da una grande molla a spirale chiusa in un cilindro sistemato nella parte anteriore sinistra della torretta. Il cannone era dotato di un grosso freno di bocca a doppio deflettore: la notevole massa del Tiger consentiva di assorbire benissimo il rinculo del potente cannone, dotato comunque di un ammortizzatore idraulico sulla destra e di un ricuperatore idro pneumatico sulla sinistra. AI momento dello sparo la culatta del cannone, con otturatore di tipo semiautomatico a cuneo, arretrava di 58 cm. Il KwK 36 L/56 era precisissimo: poteva centrare al primo colpo da oltre 1000 m, un bersaglio di 2 m x 2,5 m. La riserva di munizioni era di 92 proiettili, la difesa ravvicinata era assicurata da due mitragliatrici MG34 da 7,92 mm.

 

PUNTI DI FORZA E PUNTI DEBOLI

I punti di forza del Tiger I erano costituiti dal potente cannone da 88 mm e dalla robusta corazzatura; quelli deboli, invece dalla scarsa autonomia, dalle non soddisfacenti caratteristiche di mobilità (a causa dell’insufficiente potenza del motore in rapporto o alla mole del veicolo) e almeno inizialmente da un basso livello di affidabilità delle componenti meccaniche. Quest’ ultimo limite era dovuto all’urgenza di schierare il veicolo in prima linea senza averlo potuto sottoporre a un adeguato collaudo.

 

PANZER VI SCHEDA TECNICA

Dimensioni Lunghezza 8.45 m
Larghezza  3.50 m
Altezza       2.93 m
Peso Totale 57 tons
Equipaggio 5
Propulsione 1 Motore a benzina maybach HL 210 P45 12 cilindri/650 CV
Velocità  38 Km/h 
Autonomia in strada  110 Km 
Armamento Cannone KVK 36 L/56 da 88 mm  
Mitragliatrice coassiale MG34 da 7,92 mm
Mitragliatrice sulla piastra frontale MG34 da 7,92 mm
Corazza Anteriore   100 mm
Laterale     80 mm
Retro         80 mm
Produzione Totale 1.347

 


 

Prototipo VK 45.01 (1942), prototipo Porsche Tiger.


 

Tiger Ausf.E (T), sPz.Abt. 501, prima versione inviato in Tunisia nel novembre 1942.


 

Porsche Tiger in servizio attivo con Abt.653, Ucraina, giugno 1944.


 

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