M1 ABRAMS

STATI UNITI (1978)

 

SVILUPPO

Sviluppato alla fine degli anni 70 e continuamente migliorato, l’ M1 Abrams rappresenta il carro da battaglia standard dei reparti corazzati degli Stati Uniti: il primo carro denominato M1 Abrams fu consegnato all’ US Army il 28 febbraio 1980. La prima versione prodotta fu la M1, caratterizzata da corazzatura composita, propulsione con turbina a gas, sofisticato sistema di condotta del tiro (telemetro laser e camere termiche di visione notturna) e cannone da 105 mm stabilizzato su tre assi, nel 1983 fu iniziata la produzione della versione M1A1, con nuovo cannone da 120 mm. Gli M1A2 sono vecchi M1 portati allo standard A1; in più gli M1A2 si avvalgono di un dispositivo di visualizzazione dell’ immagine termica per il capocarro, strumenti di navigazione, sofisticati sistemi di collegamento con gli altri carri del plotone.

 

LA TECNICA

Per quanto di architettura convenzionale, l’ Abrams incorpora molte caratteristiche innovative. Probabilmente la più originale caratteristica dell’ Abrams è il suo motore a turbina Lycoming da 1500 CV: potente e leggero il motore a turbina è però assetato di carburante e ha richiesto un lungo periodo di messa a punto per giungere a una sufficiente affidabilità. Per quanto riguarda la protezione l’ Abrams dispone di una corazzatura composita molto efficiente e se ritenuto necessario può montare un kit di corazzatura reattiva. Le capacità offensive si basano, dalla versione A1 sul potente cannone da 120 mm asservito a un sofisticato e affidabile sistema di stabilizzazione e condotta del tiro: il carro può sparare senza difficoltà in movimento con elevata precisione, grazie a un telemetro laser, sensori atmosferici e calcolatore balistico. Gli apparati di visione comprendono un dispositivo di visualizzazione dell’ immagine termica che consente di operare anche di notte, le munizioni comprendono proiettili anticarro a energia cinetica e a carica cava: entrambi dispongono di bossolo combustibile (dopo lo sparo rimane solo il fondello metallico). Il proiettile a energia cinetica APFSDS ha un penetratore in uranio impoverito con densità corrispondente a due volte e mezza quella dell’ acciaio che garantisce il massimo potere di penetrazione.

 

SVILUPPI FUTURI

Attualmente gli sforzi dell’ US Army per il miglioramento dell’ Abrams si concentrano sul contenimento dei costi di gestione e sull’ aggiornamento dei sistemi elettronici di visione, di collegamento e comunicazione. Per il primo aspetto, viene considerata la possibilità di sostituire le turbine a gas AGT 1500 con un nuovo propulsore più affidabile e meno costoso in termini di manutenzione. Per gli altri miglioramenti è stato varato il programma SEP (System Enhancement Program) che dovrà rendere l’ Abrams un sistema d’ arma perfettamente integrato nel sistema digitale di gestione del campo di battaglia. Il programma prevede la sostituzione del sistema di controllo computerizzato del carro con nuove componenti che offrono una completa possibilità di integrazione e collegamento, il carro dovrà inoltre essere dotato di un rilevatore infrarosso (FLIR) di seconda generazione in sostituzione del dispositivo di visualizzazione dell’ immagine termica, in grado di garantire miglioramenti fino al 70% rispetto ai vecchi apparati.

 

ABRAMS IN GUERRA

Nonostante fosse in servizio da oltre dieci anni la prima occasione dell’ Abrams di essere impiegato operativamente si ebbe solo con la guerra del Golfo del 1991. Le forze americane disponevano per l’ occasione di 1848 Abrams tra M1 e M1Al, compresi 76 carri dei marines: una parte degli Abrams era stata modificata con un kit di corazzatura aggiuntiva per migliorare la già elevata protezione. AI momento dell’offensiva terrestre, gli Abrams furono tra i protagonisti assoluti dell’azione; i carri americani si rivelarono enormemente superiori a tutti i carri iracheni, compresi i moderni T-72: in particolare gli eccellenti sistemi di visione consentirono agli equipaggi di operare anche in condizioni di scarsa visibilità (non solo di notte ma anche in presenza di fumo, polvere, tempeste di sabbia, etc.). La precisione di tiro garantita dal sistema di stabilizzazione si rivelò eccellente e cosi pure la protezione: in totale, solo diciotto Abrams furono danneggiati dal fuoco nemico e di questi solo nove furono considerati completamente perduti. Tuttavia non si registrò nessuna perdita tra gli equipaggi: la prova degli Abrams fu molto positiva anche sul piano dell’ affidabilità tanto che il numero dei carri disponibili non scese mai sotto il 90% del totale.

 

M1 ABRAMS SCHEDA TECNICA

Dimensioni Lunghezza 9.83m
Larghezza  3.66m
Altezza       2.89m
Peso Totale 63 tons
Equipaggio 4
Propulsione Turbina a gas AVCO lycoming AGT-1500 potenza massima 1500 CV
Velocità su strada (fuoristrada) 72 Km/h (48 KM/h)
Autonomia  300 Km 
Armamento Cannone M256 L/46,5 da 120 mm
Mitragliatrice coassiale al cannone da 7,62 mm
Mitragliatrice su torretta da 12,7 mm
Corazza Composita Chobham
Produzione Totale 9000

 


 

Carro Abrams della prima serie (1979), con le insegne personali distintive del Col. C.Abrams sul suo carro armato durante la seconda guerra mondiale.


 

Carro Abrams della compagnia Delta, 1° battaglione, 64a armor, 3a divisione di fanteria, Germania, in una singolare livrea invernale.


 

Carro Abrams del 2° Plotone dell’ esercito americano, compagnia F, 2° battaglione, 3° reggimento di cavalleria corazzato in Iraq nell’ aprile 2003.


 

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