WHIPPET

GRAN BRETAGNA (1918)

 

IL WHIPPET

Poco dopo l’ inizio della prima guerra mondiale gli inglesi avevano prodotto e sperimentato i primi carri armati; in seguito decisero di realizzare un carro leggero che potesse operare con i reparti della cavalleria. Il Whippet possedeva uno scafo interamente corazzato, sopra il quale nella parte posteriore si elevava la torretta fissa contenente il pilota che disponeva di scarsa visibilità e gli altri due membri dell’ equipaggio incaricati di azionare le quattro mitragliatrici Hotchkiss calibro 8 mm. L’accesso al mezzo avveniva attraverso un portello posteriore: le piastre avevano uno spessore massimo di 14 mm, sufficiente a resistere ai proiettili dei fuciIoni controcarri tedeschi. I carri di serie ebbero il serbatoio del carburante spostato dal retro della sovrastruttura, dove era stato pericolosamente previsto senza corazzatura, alla parte anteriore dello scafo, dietro una protezione angolata inoltre le aperture per lo scarico del fango presenti sui lati del treno di rotolamento erano state ridotte da cinque a quattro. La guida del carro si presentava complicata e faticosa dato che la sterzatura avveniva attraverso l’ azionamento di un cingolo per volta attraverso leve e acceleratori ma un pilota esperto poteva ottenere velocità e maneggevolezza impensabili in altri carri contemporanei che tra l’ altro necessitavano di più uomini per la guida. La propulsione era affidata a due motori a benzina Tylor (gli stessi dei famosi autobus londinesi a due piani) da 45 cavalli, affiancati nel lungo cofano anteriore corazzato, insieme ai radiatori di raffreddamento e alla trasmissione, il treno di rotolamento era formato da un cingolo metallico che scorreva attorno a un cassone corazzato dotato di piccoli rulli e sostegni.

 

IMPIEGO BELLICO

l primi esemplari arrivarono in Francia agli inizi del 1918 e furono impiegati in azione il 26 marzo, presso Hebuturne; i circa cinquanta Whippet operativi agirono come elementi di riserva all’ interno del 2° e del 3° battaglione, entrando in azione per contrastare gli attacchi tedeschi, come nel caso di una vittoriosa azione a Villers-Bretonneux condotta da sette Whippet. Quando fu possibile
disporre di equipaggi più esperti e di un numero adeguato di esemplari, iniziò l’ utilizzo previsto e le incursioni dei Whippet diventarono pericolose per il nemico, che studiò i modi per contrastare
i carri leggeri inglesi per l’epoca assai veloci, quantomeno in rapporto agli altri carri armati. Un singolo Whippet operò per ore all’ interno delle linee tedesche, seminando il caos sino a che non fu
messo fuori combattimento da un colpo di cannone. Altri agirono appoggiandosi a vicenda, penetrando a fondo e mantenendo il possesso del terreno conquistato sino all’arrivo della fanteria. Nel marzo del 1918 un attacco corazzato in massa nella zona di Maillet Mailly permise di prendere oltre duecento prigionieri. La più importante battaglia alla quale parteciparono i Whippet inglesi fu quella di Amiens iniziata l’ 8 agosto; in tale occasione il 3° e il 6° battaglione della 3° Tank Brigade (dipendente dalla cavalleria) con novanta Whippet appoggiarono efficacemente dieci battaglioni di carri pesanti Mark V. Il coordinamento tra artiglieria, aviazione, fanteria e truppe corazzate fu ottimo e permise il superamento delle trincee nemiche dopo di che i carri leggeri si sparsero nelle retrovie avanzando da soli; fermandosi solo quando le unità a cavallo ormai troppo lente per seguire da vicino dei mezzi cingolati e la fanteria sprovvista di veicoli da trasporto, risultarono troppo Iontane per riuscire a raggiungere le avanguardie e consolidare il terreno conquistato. Le azioni che seguirono come l’offensiva alleata del 26 settembre cui parteciparano una sessantina di Whippet, evidenziarono sempre di più l’importanza del concetto di guerra meccanizzata e gli alleati riuscirono a spingere sempre più il nemico verso la Germania sino a che l’ armistizio dell’ 11 novembre 1918 chiesto dai tedeschi condusse alla fine del sanguinoso conflitto. Notare che l’ultima azione di carri della prima guerra mondiale fu condotta proprio da otto Whippet nella zona di Mons il 5 novembre 1918.

 

ALTRI IMPIEGHI DELL WHIPPET

Come accaduto con altri carri inglesi e francesi nel corso della prima guerra mondiale i tedeschi catturarono e impiegarono alcuni Whippet ribattezzandoIi Beutepanzerwagen Mk A e rimanendone nel complesso soddisfatti, tanto da costituire un intero Panzer-Abteilung. Alla fine del conflitto risultavano in servizio nell’ esercito inglese oltre 100 esemplari, ormai considerati pienamente affidabili: alcuni vennero inviati in lrlanda per operare nelle strade delle città in mano ai rivoltosi, altri nel 1920 partirono per il Giappone dove furono utilizzati dopo che le mitragliatrici Hotchkiss originali erano state sostituite con le giapponesi Type 3 calibro 6,5 mm. I giapponesi studiarono a lungo il carro utilizzandolo come base di partenza per nuovi mezzi. In Gran Bretagna furono condotti alcuni tentativi per modernizzare i carri migliorando il sistema di sterzatura e sostituendo il motore con un Rolls-Royce avio da 360 CV, capace di muovere il veicolo a oltre 45 km/h un vero record per l’ epoca! un esemplare venne trasformato in carro gru; negli anni venti dai Whippet derivarono i prototipi Mark B, C e D, che servirono per mettere a punto i nuovi carri leggeri inglesi. Vista la rapida obsolescenza dei Whippet dopo il temporaneo impiego per l’ addestramento i carri rimasti furono tutti avviati alla demolizione o ai poligoni di tiro.

 

WHIPPET SCHEDA TECNICA

Dimensioni Lunghezza 6.08 m
Larghezza  2.62 m
Altezza       2.74 m
Peso Totale 14 tons
Equipaggio 3
Propulsione Due Tylor jb 4 a benzina a 4 cilindri ognuno collegato a un cingolo.  
Velocità su strada 13.4 Km/h
Autonomia 130 Km
Armamento 4 mitragliatrici (8 mm)  Hotchkiss (una su ogni lato della torretta fissa)
Corazza Anteriore   14 mm
Laterale    14 mm
Cielo         5 mm

 


 

Uno dei primi Whippet operativi nel marzo 1918.

 


 

Russia 1920: prima divisione Whippet “Sphinx” esercito bianco russo Wrangel.

 


 

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